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Trattamenti Odontoiatrici

Parodontologia

Diagnosi e cura della parodontite

Trattamento della parodontite a Milano

La parodontologia è la branca che si occupa di prevenire e curare le infezioni del parodonto, ossia di tutti i tessuti che circondano i denti. Poiché la parodontite, se non adeguatamente trattata, mette a rischio la stabilità dentale, in stato avanzato può necessitare di interventi chirurgici. Se presa per tempo, però, può essere trattata facilmente con sedute di igiene professionale e con la corretta pulizia quotidiana.

Missori - Parodontologia

Diagnosi della parodontite

Siamo specializzati nel trattamento della parodontite, per questo prestiamo sempre attenzione all’analisi del cavo orale, sia durante la prima visita che nel corso dei normali controlli.

Se un paziente manifesta sintomi quali alito cattivo persistente, sanguinamento gengivale e ipersensibilità dentale, effettuiamo immediatamente radiografie dentali di controllo e il sondaggio del solco gengivale.

La diagnosi viene emessa dopo aver indagato anche le cause del problema (funzionali, traumatiche, genetiche, morfologiche), e prevede sempre anche una valutazione del biotipo gengivale.

Sedute di igiene programmate

I pazienti affetti da parodontite, o predisposti allo sviluppo della malattia, vengono introdotti 

all’interno di un rigido sistema di richiami che prevede sedute di igiene profonda personalizzate.

Le sedute sono effettuate dall’igienista, sotto la supervisione del medico parodontologo. Prevedono il curettage a zone e un’attenta levigatura radicolare. Lo scopo è bonificare denti, gengive, ed eventuali capsule infette dall’eccessiva presenza di batteri.

Generalmente, i pazienti sono invitati a sottoporsi a sedute di pulizia e controllo ogni 3-4 mesi.

La chirurgia per il trattamento della parodontite

Ricorriamo alla chirurgia quando la malattia parodontale si presenta in stato medio o avanzato e i denti, pertanto, rischiano di cadere oppure sono già caduti. In base alla condizione clinica che si presenta, è possibile intervenire sia sulle ossa che sulle gengive, per recuperare i volumi perduti e garantire nuova stabilità ai denti o alle protesi sostitutive.

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Chirurgia resettiva

È l’intervento più frequente, soprattutto se serve intervenire a livello conservativo. 

Lo scopo è rimuovere le tasche parodontali e rimodellare l’osso che sostiene i denti, per eliminare tutte quelle imperfezioni che provocano l’accumulo eccessivo di placca batterica. Con una corretta igiene quotidiana e rispettando i controlli, può essere totalmente risolutiva per il paziente.

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Chirurgia rigenerativa

Se i denti naturali son ormai perduti, l’intervento consente la rigenerazione, e quindi il recupero, del tessuto osseo ritiratosi a causa della malattia. 

La rigenerazione avviene grazie all’uso di membrane naturali e biomateriali sostitutivi, che portano al recupero del volume osseo necessario a garantire la stabilità degli impianti osteointegrati che andranno a sostituire i denti perduti.

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Chirurgia mucogengivale

Questo tipo di intervento serve a trattare le recessioni gengivali, per migliorare l’estetica del sorriso, ridurre la sensibilità dentale, e prevenire le carie radicolari. 

Grazie a innesti bilaminari di tessuto connettivo, si recupera l’ammanco gengivale e si coprono nuovamente le radici dei denti. La tecnica può essere usata anche in implanto-protesi.

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Il curettage gengivale fa male?

Il curettage gengivale, generalmente, viene eseguito in anestesia locale, quindi non è doloroso durante la procedura. I pazienti particolarmente ansiosi o timorosi possono usufruire della sedazione cosciente: eseguita da anestesisti qualificati, agisce velocemente, garantendo il rilassamento e l’abbattimento del dolore, senza mai farti perdere lucidità.

Quali sono i sintomi post-curettage?

  • Sensibilità temporanea: può essere gestita con farmaci antidolorifici su consiglio del dentista. Il fastidio svanisce entro alcuni giorni.
  • Gonfiore e sensibilità gengivale: le gengive possono essere temporaneamente gonfie e sensibili dopo la procedura. Per minimizzare questi effetti, è bene evitare cibi duri o piccanti, utilizzare collutori antimicrobici e antinfiammatori secondo prescrizione.

La parodontite non trattata può causare altre malattie?

Purtroppo sì, la parodontite può influenzare significativamente la salute generale. Questa malattia infiammatoria dei tessuti di supporto del dente è stata associata infatti a diverse condizioni sistemiche gravi, ad esempio:

  • Malattie cardiovascolari
  • Malattie respiratorie
  • Artrite reumatoide
  • Diabete mellito

Cosa fare dopo un intervento chirurgico di tipo parodontale

  • Utilizzare farmaci antinfiammatori e analgesici per il dolore
  • Seguire la cura antibiotica stabilita dal dentista per evitare infezioni
  • Applicare impacchi di ghiaccio sulla zona trattata per le prime 5 ore
  • Evitare di spazzolare i denti per un paio di settimane e usare solo il collutorio
  • Non fumare ed evitare cibi caldi e duri per almeno tre giorni
  • Non trascurare i controlli e avvertire il dentista in caso di febbre

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